Avete deciso di aprire e di gestire un’attività commerciale? Allora avete assolutamente bisogno di una partita IVA!
In questo articolo cercheremo di capire quali attività necessitano di partita IVA per lavorare, capiremo insieme come si effettua l’apertura della partita IVA e a chi è necessario rivolgersi.
Partiamo dalla spiegazione di che cos’è la partita IVA: la partita IVA è un identificativo fiscale assegnato dall’Agenzia delle Entrate ai soggetti che esercitano attività commerciali, artigianali o agricole; il numero di partita IVA è composto da 11 cifre e deve essere riportato su tutti i documenti fiscali emessi dal contribuente, come ad esempio le fatture. L’apertura della partita IVA, inoltre, si basa su un codice ATECO, da scegliere in base all’attività che si vuole aprire o che si vuole gestire. Questa procedura e anche tutte le altre procedure necessarie per l’avvio della partita IVA possono essere fatte da soli, con l’aiuto di un sito web, oppure possono essere fatte con l’appoggio di un commercialista. come Danilo Genovese, che conosca dettagli, fasi, vantaggi e svantaggi dell’apertura della partita IVA.
Chi ha bisogno di aprire la partita IVA
La partita IVA è necessario al fine di aprire o di gestire una qualunque attività commerciale. Esistono, però, dei requisiti per poter aprire la partita IVA e, infatti, la sua apertura è limitata ai soli contribuenti che hanno i seguenti requisiti:
- ono residenti nel territorio dello Stato italiano;
- sono iscritti alla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (CCIAA) o all’Albo professionale;
- hanno scelto la forma giuridica della società per attività commerciale, artigianale o agricola.
L’uso della partita IVA, come dicevamo, è obbligatorio per tutte le attività commerciali che prevedono la vendita di beni o servizi a imprese o privati; inoltre, il numero di partita IVA deve essere riportato su tutti i documenti fiscali, come le fatture.
Sono esenti, invece, dall’obbligo di apertura della partita IVA le attività commerciali che non superano il limite di ricavi stabilito per legge. Vi forniamo qui alcuni esempi di attività commerciali esenti da IVA:
- le attività agricole, forestali e ittiche;
- le prestazioni di servizio occasionali;
- la cessione di oggetti d’arte o antiquariato;
- le attività professionali esercitate in forma individuale (come per esempio la medicina, l’avvocatura e l’ingegneria);
- le imprese artigiane fino al limite stabilito per legge e gli altri operatori economici con volume d’affari annuo non superiore a 10.000 euro;
- la ristorazione e l’attività alberghiera fino al limite stabilito per legge.
Conclusione
La partita IVA prevede un numero di partita IVA, cioè un identificativo fiscale che viene assegnato a chiunque intenda avviare un’attività commerciale in Italia.
Per poterlo richiedere, è necessario compilare il modulo “Richiesta di iscrizione alla Gestione separata INPS” e consegnarlo a mano all’Agenzia delle Entrate oppure inviarlo tramite posta elettronica certificata (PEC). Però, per fare le cose in sicurezza e nella giusta modalità, potrebbe essere d’aiuto affidare l’apertura della partita IVA alle competenze di un commercialista, che conosce perfettamente tutti i vantaggi, gli svantaggi, i passaggi, le fasi, le procedure dell’apertura della partita IVA, e sappia consigliarvi il regime adatto all’attività che desiderate aprire.
Affrontare l’apertura della partita IVA da soli, insieme alla comprensione di tutto quello che ne consegue (tasse da pagare, contributi INPS, gestione delle varie spese), può essere molto frustrante, specialmente se non si è esperti in ambito economico: per questo rimane fermo il consiglio di rivolgersi ad un commercialista, in presenza o online, che vi accompagni in tutto il processo dell’apertura della partita IVA, ma anche nelle successive fasi di comprensione dei vari pagamenti e degli altri doveri da assolvere in qualità di liberi professionisti.
La cosa importante è non farsi spaventare, poiché con l’aiuto di un professionista tutto sembrerà più semplice ed accessibile!